Autore: a.manzo

Seregno, il cantiere futuristico: la fogna viaggerà sopra le teste in 2,5 km di tubi

Due chilometri e mezzo di tubi sopra le teste dei cittadini di Seregno, in cui scorrerà il flusso fognario. È un intervento imponente ma, per fortuna, solo temporaneo, perché le tubazioni aeree poste nella zona tra le vie Polo, Sabatelli e Luini servirà come bypass in vista del corposo intervento di riqualificazione del collettore fognario intercomunale Alto Lambro Seregno Sud da parte di BrianzAcque, un cantiere da più di tre milioni di euro complessivi.

La tubazione sotterranea, infatti, è in stato di deterioramento molto avanzato. Grazie ad una tecnica innovativa, non saranno necessari scavi, rimozione e sostituzioni di tubi, con le conseguenti ripercussioni sulla viabilità, ma verrà posta una sorta di “calza in resina” che aderirà alla parete interna del tubo esistente realizzato negli anni trenta, chiamato a fare da contenitore di una tubazione di fatto nuova. Durante gli interventi, che dureranno circa tre mesi, ecco la funzione sostitutiva delle tubazioni aeree.

Viega Smartpress, innovativo sistema di tubi multistrato per impianti di acqua sanitaria e riscaldamento

Un innovativo sistema di tubi multistrato di materiale polimerico per impianti di acqua sanitaria e riscaldamento, che garantisce massima sicurezza e minime perdite di carico: è Viega Smartpress, realizzato con raccordi a pressare di acciaio inossidabile e bronzo.

Grazie ai materiali utilizzati – ovvero materiale plastico PE-Xc e alluminio (conformi al D.M. 174/2004 per il contatto con l’acqua destinata al consumo umano) – e alla geometria ottimizzata, le perdite di carico sono minime, con un’ottima resistenza delle tubazioni alle temperature e alle pressioni tipiche degli impianti idronici.

Il raccordo a pressare contiene tutto il know how tecnologico dell’azienda Viega: grazie alla sua innovativa struttura e allo speciale supporto in materiale polimerico dalle alte prestazioni PPSU, è in grado di ottimizzare il passaggio dell’acqua senza diminuire il diametro interno e adottando geometrie favorevoli al flusso, evitando l’impiego di o-ring o portagomma tipici dei raccordi multistrato tradizionali. All’interno del sistema, gomiti doppi e raccordi a T disassati permettono la realizzazione di schemi di impianto volti ad  agevolare un ricambio frequente dell’acqua, assicurandone dunque la qualità, limitando i tempi di stagnazione e la conseguente proliferazione di batteri.

Infine, si tratta di un sistema molto flessibile, con un’installazione facile e veloce. Bastano tre semplici passaggi: tagliare il tubo, inserire il raccordo e pressare per realizzare impianti sicuri e ad alte prestazioni.

Il Sentiero dei Tubi nel Parco di Portofino

Ampie finestre panoramiche, scalette, passaggi a strapiombo e l’immersione nel buio di gallerie scavate nel conglomerato hanno concorso a farne uno dei percorsi più spettacolari ed emozionanti del Monte di Portofino: è il Sentiero dei Tubi, percorso tanto spettacolare quanto impegnativo, accessibile solo se accompagnati dalle guide del Parco di Portofino.

Il Sentiero dei Tubi ripercorre l’antico tracciato dell’Acquedotto delle Caselle  (inaugurato nel lontano 1899) che riforniva d’acqua la cittadina di Camogli. Oggi si percorre in visite guidate che raggiungono ancheil Monte Briccopunto panoramico che abbraccia l’intero Golfo Paradiso.

Teddy Bear con tubi, flebo, sondini, cerotti e cateteri, per aiutare i bambini malati

Orsacchiotti di peluche con tubi, flebo, sondini, cerotti e cateteri, per aiutare i bambini malati (e le loro famiglie) ad affrontare la malattia e ad accettare le cure cui vengono sottoposti. È l’idea lanciata e realizzata da Fiona Allan, 28enne di Glasgow, affetta da una grave malattia genetica e costretta a vivere con un catetere chirurgico e un sondino nasale.

I Teddy Bear “malati” sono una ventina e utilizzano veri accessori medici. La notorietà è arrivata grazie a un servizio dell’emittente BBC, che ha intervistato la mamma di una piccola paziente: “L’orsacchiotto ha aiutato mia figlia ad adattarsi ai dispositivi medici che deve utilizzare. La distrae mentre infiliamo o togliamo quelli veri da lei ed è facile spiegare agli altri bambini perché lei ha bisogno di tutte le sue valvole per vivere“.