Editoriale – numero 82 – 2021
Incredibile, ma vero. Dopo molti rinvii e numerosi annullamenti, le fiere ripartono. Da sempre motore fondamentale del marketing e delle vendite del settore della macchina utensile e del tubo, le fiere, per quanto vivano un momento di grave crisi d’identità a seguito del perfezionamento di strumenti multimediali a distanza, rappresentano sempre un appuntamento fondamentale: costituiscono, infatti, un momento insostituibile per l’incontro tra le persone, per vedere e toccare con mano le novità, per costruire relazioni.
E’ incredibile come l’emergenza sanitaria, pur contribuendo in maniera determinante al lancio di strumenti di comunicazione a distanza, alla loro implementazione e al loro miglioramento, ci abbia messo di fronte con chiarezza che la comunicazione personale ha necessità della presenza, altrimenti, per quanto alimentata a distanza, finisce per spegnersi e per essere soppiantata da abitudini nuove, più legate all’universo fisico e decisamente meno a quello virtuale.
Allo stesso modo, un ulteriore effetto della pandemia è che viaggiare è ora molto più complesso e difficile: tamponi, quarantene, pratiche diverse da paese a paese che ricordano molto da vicino le regole per l’espatrio e le dogane di una volta. Se trent’anni fa per viaggiare occorreva il visto, il controllo documenti, il passaporto, con tutte le conseguenti difficoltà e intoppi, oggi è necessario essere in possesso di green pass e, in molti casi, anche di un tampone nelle ultime 48 ore. Senza contare l’aumento dei costi negli ultimi due anni.
Ergo: è più semplice e conveniente viaggiare una volta sola e andare a una fiera, che muoversi più frequentemente per periodi più brevi per visitare fornitori o vedere le macchine in show-room piuttosto che presso aziende che già le hanno acquistate.
Ecco dunque che le fiere riprendono il proprio ruolo centrale, o lo riprenderanno a breve, se le condizioni sopra elencate rimarranno stabili per qualche tempo.
Lo confessiamo, siamo abbastanza curiosi di vedere quel che accadrà a EMO e a Made in Steel che si terranno a Milano all’inizio di ottobre: certo, le aziende che hanno aderito e saranno presenti non sono proprio tantissime, ma è naturale dopo il trauma degli ultimi di 18 mesi. La curiosità riguarda i visitatori: quanti e, soprattutto, da quali paesi.
Quella della ripartenza del settore fieristico è una delle grandi sfide del settore delle macchine utensili e della filiera dell’acciaio: la partita è ancora tutta da giocare ma in questi ultimi mesi di partite se ne sono vinte parecchie. Lo dimostrano i numeri di una ripresa che appare sempre più salda e che ha già quasi raggiunto i livelli pre-pandemia. Certo, il recupero di tutto ciò che si è perso in 18 mesi, in termini di posti di lavoro, di posizionamenti sul mercato, di incassi, sarà ancora affare lungo, ma i segnali incoraggianti ci sono tutti.
Per quanto riguarda la nostra rivista, se vorrete potremo incontrarci a Milano. Saremo presenti con uno stand nel padiglione 5, corsia A n. 23. Vi aspettiamo!