EMO LIVE – Primo giorno interessante ma quieto
È la solita giornata di settembre a Hannover: fredda, ventosa e, ovviamente, piovosa, soleggiata e piovosa di nuovo. EMO ha preso il via, con un buon carico di aspettative e paure.
Le aspettative nascono dal suo motto: “Collegamento di sistemi di produzione intelligente”, un nuovo obiettivo per Industry 4.0, una corsa verso il futuro che potrebbe significare una nuova era per la fiera, vista e vissuta in un lento calo di interesse più che di numeri. La paura, ovviamente, è che lo slancio non sia sufficiente a confermare l’importanza e la necessità per il mercato di una fiera generale come EMO.
Vedremoin futuro, ma dobbiamo notare che nel settore dei tubi molte aziende hanno deciso di non partecipare.Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha aperto questa mattina ufficialmente l’EMO Hannover 2017, affermando che “una società aperta e un’economia prospera poggiano su una base di comunicazione e fiducia.” Fiere come EMO incarnano questo in modo concreto e tangibile. Per crescere, anche in un’epoca di cataloghi digitali, videoconferenze e produzione in pronta consegna”.
Oltre 2.200 espositori provenienti da 44 nazioni diverse (rispetto a 2.131 nel 2013) mostrano le loro macchine, soluzioni e servizi per la produzione industriale all’evento: Luigi Galdabini, Presidente CECIMO, ha dichiarato che “a Emo mostriamo il miglior potenziale del nostro settore, creando il più grande laboratorio tecnologico che il mondo abbia mai visto “.EMO Hannover 2017 si svolge in un contesto economico promettente. Le sensayioni sono buone e gli indicatori economici chiave sono puntati verso l’alto. Nel frattempo, l’FMI ha appena confermato la sua prognosi di crescita del 3,5 per cento per il PIL globale.Secondo le previsioni della produzione industriale e dell’investimento da parte della British Oxford Economics, le industrie principali del settore delle macchine utensili dovrebbero crescere quest’anno dal 3,4 al 5,6 percento. Si prevede che l’Asia possa assumere la leadership nella crescita del capitale a un tasso del 6,5 per cento, seguito dall’Europa e dalle Americhe. Il consumo di utensili permacchina dovrebbe crescere ad un tasso del 3,2 per cento. L’Europa è qui al primo posto, con una crescita del 4,0 per cento.
Le nazioni dell’Europa meridionale, Italia e Spagna, ma anche la Francia – tutti e tre i grandi mercati delle macchine utensili in Europa – continuano ad essere pilastri stabili della crescita europea.Le premesse sono incoraggianti, ma il primo giorno non è sufficiente per dire se saranno reali: come al solito, l’inizio è lento, ad eccezione delle sale dedicate agli strumenti dove le corsie erano già affollate.Altre novità nei prossimi giorni. Rimanete sintonizzati.