L’Europa conferma i dazi per Cina, Bielorussia e Russia per cinque anni

Nel 2008 sono stati istituiti dazi per tubi saldati in ferro e acciaio provenienti da Bielorussia, Cina e Russia in seguito a una denuncia di un gruppo di produttori di cui fanno parte ArcelorMittal, la spagnola Celsa Atlantic e l’italiana Arvedi Tubi Acciaio come produttori dell’UE. Lo riporta Siderweb, riportando anche il documento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea. I dazi sulle importazioni sono stati estesi per cinque anni e riguardano «tubi saldati, di ferro o di acciaio non legato, di sezione circolare e con diametro esterno inferiore o uguale a 168,3 mm, esclusi i tubi dei tipi utilizzati per oleodotti o gasdotti, per l’estrazione di petrolio o gas, i tubi di precisione e i tubi muniti di accessori per condutture di gas o di liquidi, destinati ad aeromobili civili». La Commissione europea ha stabilito che «continueranno ad essere applicati i dazi compresi tra il 10,1% e il 90,6%».