Noise logger, registratori di rumore che “ascoltano” i tubi per capire dove ci sono perdite
In Danimarca i due maggiori fornitori di acqua del paese, Hofor e Novafos, stanno trasformando parti delle loro reti di distribuzione idrica con dei noise logger, dei registratori di rumore che “ascoltano” i tubi per capire dove ci sono perdite ed evitare allagamenti.
Ma come funzionano? I noise logger sono apparecchi compatti di dimensioni ridotte composti da un accelerometro sensibile alle frequenze sonore che si propagano in una condotta idrica, da una unità di acquisizione e registrazione dati, da un sistema radio ricetrasmittente per lo scambio dei dati con una unità centrale separata, dalla parte elettronica che ne gestisce il funzionamento automatico, e da una batteria per l’alimentazione.
L’acqua che fuoriesce da una condotta in pressione genera un rumore che si propaga lungo la rete idrica: i noise logger sono in grado di registrare tali rumori e di analizzarli distinguendoli da altri rumori di fondo che si propagano nelle condotte. In questa maniera è possibile stabilire se nelle vicinanze vi è una perdita, in base a una valutazione effettuata automaticamente dal software interno.
I noise logger sono impiegati per analizzare le reti sulle quali si intende controllare le perdite idriche, in modo occasionale per un controllo o anche permanente se si intende mantenere la rete sotto costante monitoraggio. Operativamente si collegano i noise logger a poche centinaia di metri l’uno dall’altro lungo la rete idrica che si vuole analizzare, tramite una calamita che li fa aderire alla condotta; l’apparecchio registra per un tempo predefinito, preferibilmente di notte, le frequenze sonore presenti in rete, definendo tramite l’algoritmo interno la presenza o meno di perdite nelle vicinanze. Tramite una unità esterna di acquisizione dati vengono scaricati gli esiti dell’ascolto di ciascuna unità, i risultati così acquisiti permettono di intervenire in modo puntuale dove ci sono le perdite e si evitare allagamenti.